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Idee da doula: birth crowdfunding


Tra pochi giorni qui a Milano sarà ospitato il convegno "Nascere in casa si puo', noi ci siamo" (sabato 29 ottobre alla Triennale, per info http://www.nascereacasa.it/) ... io invece non ci sarò :-D perchè ho tardato a iscrivermi e quando l'ho fatto i posti erano terminati: ma questa è solo una notizia grandiosa! che ci sia interesse su questo argomento e che tanti futuri genitori possano ricevere le informazioni corrette, non solo le professioniste e i professionisti interessati.
Nascere a casa è una realtà e ogni anno in Italia nascono circa 1500 bambini tra le mura domestiche in serenità e sicurezza, assistiti dalle ostetriche, e a volte anche una doula a fianco.
Ci sono linee guida e protocolli perchè ciò accada appunto in sicurezza:
http://www.nascereacasa.it/wp-content/uploads/2013/05/linee_guida_Parto_a_domicilio_2013.pdf


Nascere a casa ha anche dei costi, che vanno dai 2000 ai 4000 euro in base alle diverse equipe e alla zona, ma solo alcune regioni offrono un rimborso spese per chi opta per un parto in casa (Piemonte, Emilia Romagna, Marche, Lazio e provincia di Trento) nonostante la libertà della donna di poter scegliere il luogo dove poter mettere al mondo la propria creatura andrebbe tutelata e rispettata ovunque. Da anni ostetriche doule e madri sono impegnate con petizioni e capagne di sensibilizzazione per ottenere che a livello regionale in rimborso sia accessibile anche in Lombardia, per poter rendere davvero attualibile ciò che recita l'articolo 1 della legge n.16 del 1987 della Lombardia

“Bisogna garantire la libertà di scelta alla donna circa i luoghi ove partorire e circa le modalità con cui tale evento debba svolgersi perché la maternità possa essere vissuta come fatto naturale”

Nel frattempo cosa possono fare le donne per le quali questa cifra può costituire un impegno economico importante?
Giada e la sua pancia

Vi racconto cosa sta provando a fare Giada, crafter, mamma di Viola 4 anni e Altea 2 anni, e in attesa per novembre di una terza bimba:

"Abbiamo da poco creato un progetto di crowdfunding per realizzare il nostro sogno di partorire a casa.

Come ci è venuto in mente?
Grazie al suggerimento della mia cara amica 😊 Valentina, che in un giorno di sconforto proprio sui costi proibitivi del parto in casa mi ha raccontato di alcune famiglie che qui in Italia hanno creato una raccolta fondi proprio per riuscire a far fronte a questi costi.
L'idea è stata per me illuminante, così ho cercato e ricercato la piattaforma che potesse fare al caso nostro e infine ho creato la nostra pagina di crowfunding:

https://buonacausa.org/cause/parto-in-casa-per-una-nascita-dolce

Desideriamo far nascere la nostra bambina  in un ambiente intimo e familiare, e vogliamo avere un parto che rispetti appieno i miei tempi e quelli della piccola che ho in grembo. È il regalo più importante e prezioso che possiamo fare alla nostra bimba, "per una nascita senza violenza" (Frédérick Leboyer)."

Capita che l'amica che ha dato l'idea a Giada sia anche lei una doula, Valentina :

"Faccio la doula o sono una doula? Me lo chiedo sempre più spesso, da quando ho finito la formazione.
In fondo è un po’ come se qualcuno mi avesse attivato un interruttore dentro, qualcosa che non si può più spegnere e che ha modificato radicalmente il mio modo di pormi nei confronti della maternità.

Quando Giada mi ha detto che temeva di dover rinunciare al suo sognato parto in casa a causa del costo, mi sono ritrovata per l’ennesima volta a pensare a quanto sia profondamente ingiusto non poter vivere questa esperienza secondo il proprio sentire.
E’ possibile che permettiamo al denaro di interferire con una dimensione sacra e magica come quella della nascita?
Così, dopo diverse conversazioni con Giada sull’argomento, mi son ricordata di una coppia che aveva organizzato un crowdfounding online per sostenere le spese del proprio parto in casa.
Questo mi piace, dell’essere doula.
Cercare soluzioni.
O immaginarne di nuove, laddove non sembrano esserci.
E farlo mettendo sempre la diade mamma/bambino al centro.
In questo abbiamo tutti una grande responsabilità, non solo noi doule come figura di sostegno alla madre, ma noi esseri umani.
Accogliere la maternità come un dono non solo per il nucleo familiare, ma per tutta la società.
Rispettare madre e figlio ci restituisce due individui che magari sapranno portare questo rispetto con sé nella vita di tutti i giorni, per donarlo a chi hanno intorno.
Prendersi cura del modo in cui i bambini vengono al mondo significa creare attorno a loro quel villaggio che se ne farà carico per proteggerli, rendendoli adulti consapevoli – in grado a loro volta di comprendere il valore e l’importanza di una nascita rispettata."

Vi sembrerà strano che una doula faccia pubblicità a un'altra doula? questo racconto mi dà l'opportunità di mettere in luce alcuni aspetti che del lavoro di doula amo molto: la possibilità di mettere in connessione le persone, la capacità di aiutare una donna di cui ci si sta prendendo cura a crearsi una rete di relazioni nutrienti, e la forza di sapere che condividere idee e amore non può che farli crescere.

Per aiutare Giada a coronare il suo sogno:

https://buonacausa.org/cause/parto-in-casa-per-una-nascita-dolce

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